La filiera, una filosofia zero sprechi.

DOVE tutto viene prodotto e consumato nel giro di un giorno.

PRIMA ANCORA CHE IL KM0, IL BIOLOGICO E LO ZERO WASTE DIVENTASSERO DI TENDENZA, DA MICHELE AVEVA GIÀ IMPOSTATO LA SUA RISTORAZIONE CREDENDO PROFONDAMENTE IN QUESTE SCELTE.

Ingredienti freschissimi, preparati al ritmo instancabile della cucina, tutto viene prodotto e consumato nel giro di un giorno. Questo garantisce non solo un’incredibile varietà del menù, ma anche un rispetto assoluto delle materie prime e, ovviamente, una freschezza ineguagliabile.

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La frutta e la verdura del Badola

Follia, cultura e determinazione. Tutta la frutta e la verdura utilizzata in cucina provengono da un solo produttore: Paolo aka Badola, che rispondendo con un sorriso alla provocazione del padre, inizia a coltivare i terreni del nonno nella collina torinese.

Viaggiatore nell’anima, il Badola peró si concentra su un’offerta davvero innovativa, che quasi nessuno riesce a garantire. La coltivazione di sementi e piantine introvabili in Italia. Dalle dolcissime fragole bianche finlandesi ai minicetriolini messicani che sembrano angurie e sanno di lime, dalle baby melanzane cinesi a 20 diverse varietà di pomodori da tutto il mondo (è attualmente uno dei pochi detentori dell’originale seme del Cuore di Bue, donatogli da un leggendario vecchietto).

E se gli amici gli portano i semi dai loro viaggi, la più alta ristorazione torinese ne decreta tutt’ora il successo. Dopo aver conquistato diversi stellati, oggi rifornisce quasi esclusivamente Da Michele, al quale porta i suoi prodotti colti in giornata.

Inutile soffermarsi sulla qualità – estrema – e sul metodo di coltivazione naturale, che permette alla pianta di autogestirsi e autodifendersi secondo le proprie forze e che permette un consumo a crudo e gustosissimo, senza neanche lavare i prodotti.

Ecco quindi tutti gli ingredienti che, miscelati alla creatività di Luca e di Silvana, ritroverete nel menù in piatti dal sapore esplosivo e inaspettato.

Tutta la frutta e la verdura utilizzata in cucina provengono da un solo produttore: Paolo aka Badola. Viaggiatore nell’anima, il Badola si concentra sulla coltivazione di sementi e piantine introvabili in Italia. Che siano dolcissime fragole bianche finlandesi, minicetriolini messicani che sembrano angurie e sanno di lime, o 20 diverse varietà di pomodori da tutto il mondo, i suoi prodotti conquistano la più alta ristorazione torinese, anche stellata. Qualità estrema a coltivazione naturale diventano i primi ingredienti che, miscelati alla creatività di Luca e di Silvana, ritroverete nel menù in piatti dal sapore esplosivo e inaspettato.

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Il pesce di Fabrizio e Gabriele Ferrara

Arriva proprio dalla storica Pescheria Ferrara tutto il pescato scelto Da Michele. Una realtà che si tramanda da generazioni e che rifornisce solo le eccellenze torinesi tra cui Il Cambio, lo stellato Condividere e il Principi di Piemonte.
Un’attività nata nel 1965 ed esplosa negli anni ’80, grazie all’immigrazione del Sud, che porta a Torino la cultura del pesce a tavola. Cultura abbracciata e rivisitata da Luca, grazie alla tradizione viareggina parte del suo dna. Da Michele viene rifornito costantemente, insieme ai fratelli Ferrara viene studiato e scelto il pesce di stagione che, freschissimo, viene preso alle aste delle sei di mattina e portato direttamente in cucina.
I prodotti, anche quelli meno conosciuti, rispettano rigorosamente la sostenibilità sia delle risorse marine che dei pescatori. Inoltre, per il pescato di coltura, la scelta ricade sempre su allevamenti nazionali non intensivi che hanno raggiunto livelli di controllo e affidabilità eccellenti rispetto alle offerte estere.
Compagni di banco dalle scuole medie, Luca e i Ferrara continuano un sodalizio fraterno, accomunati dalla passione nel soddisfare i palati di tutta Torino.

Arriva proprio dalla storica Pescheria Ferrara tutto il pescato scelto Da Michele. Una realtà che si tramanda da generazioni e che rifornisce solo le eccellenze torinesi tra cui Il Cambio, lo stellato Condividere e il Principi di Piemonte. Da Michele viene rifornito costantemente, e insieme ai fratelli Ferrara viene studiato e scelto il pesce di stagione da inserire a menù. I prodotti, anche quelli meno conosciuti, rispettano rigorosamente la sostenibilità sia delle risorse marine che dei pescatori. Inoltre, per il pescato di coltura, la scelta ricade sempre su allevamenti nazionali non intensivi che hanno raggiunto livelli di controllo e affidabilità eccellenti rispetto alle offerte estere.

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Le carni della Cascinassa

Sapete qual è la differenza tra un ristoratore che rispetta l’animale e ne trae il meglio anche dai tagli meno nobili, e un ristoratore senza la stessa cultura? Circa 12 capi abbattuti in meno ogni mese.
Da Michele non è infatti quel tipo di ristorante dove a menù troverete solo filetti e tagliate, ma un locale dove al cliente viene offerta la carne più etica possibile, perché in grado di sfruttare benissimo tutto l’animale e sono pochissimi quelli in grado di farlo. Complice la ricchissima tradizione Piemontese e Toscana, vi conquisterà con ricette indimenticabili che forse non avete ancora mai assaggiato.
Quasi tutta la carne proviene da un allevamento virtuoso in Piemonte, La Cascinassa: un’azienda familiare guidata da Francesca, Morena e Roberto, i quali, dopo anni di stage in Francia e in Canada, hanno importato nuove culture e tecniche di allevamento.
È una delle poche realtà che lavora a ciclo chiuso, il che vuol dire che la mucca partorisce in stalla, viene alimentata esclusivamente con prodotti coltivati in quegli stessi terreni, a loro volta concimati dagli stessi animali.

Sapete qual è la differenza tra un ristoratore che rispetta l’animale e ne trae il meglio anche dai tagli meno nobili, e un ristoratore senza la stessa cultura? Circa 12 capi abbattuti in meno ogni mese. Da Michele è quel tipo di ristorante dove al cliente viene offerta la carne più etica possibile, perché in grado di sfruttare benissimo tutto l’animale. Quasi tutta la carne proviene da un allevamento virtuoso in Piemonte, La Cascinassa: un’azienda familiare guidata da Francesca, Morena e Roberto, che lavora a ciclo chiuso permettendo alla mucca di partorire in stalla ed essere alimentata esclusivamente con prodotti coltivati in quegli stessi terreni, a loro volta concimati dagli stessi animali.